Carrara è situata ai piedi delle Alpi Apuane famose nel mondo per le sue cave di marmo ed è a soli 7 chilometri dal mare. Le Alpi Apuane sono anche famose per i suoi innumerevoli sentieri con vista mozzafiato e per le sue particolarità botaniche con specie di piante e di animali uniche in Italia per il suo microclima marittimo – alpino. La posizione è strategica perché in poco tempo, anche in treno, si possono raggiungere le 5 terre, Pisa o Firenze.
Cenni Storici e Curiosità
Carrara ha origini antichissime e crebbe di pari passo con Luni; mentre Luni era la ricca città romana, ricca per il fiorente commercio, in primis di marmi, Carrara era la povera cittadina mineraria, il punto più centrale delle cave, il luogo di maggior incontro e abitazione di cavatori, amministratori ed altri impiegati del fisco dell’impero romano.
Stabilita e dimostrata l’esistenza del nucleo originario di Carrara almeno fin dagli inizi dell’Impero romano, Carrara lega il suo destino in maniera indissolubile alle cave.
Con la caduta dell’Impero romano non si hanno più notizie certe ne di Carrara ne delle cave.
A parte qualche notizia frammentaria Carrara torna ad essere ricordata dal 963 in poi tra cessioni vescovili ed altro, e ricomincia a far parlare di sé dal 1180 quando subentra la signoria dei Pisani ai quali va il merito di aver riaperto le cave che, da lì in poi, tra alti e bassi, non verranno più chiuse.
Nella zona di Marina venne realizzato un pontile ed, in seguito, un porto al fine di spedire comodamente i marmi per tutto il mondo diventando, negli anni ’30 un punto nevralgico del commercio marittimo.
A conferma di ciò nel 1932 a Carrara c’erano i consolati di Germania, Chile ed Haiti, 8 banche solo in centro città; d’altronde dal porto di Marina di Carrara partivano le navi piene di marmi e tornavano piene di prodotti commerciali del paese destinatari dei marmi.
Un’importazione frequente era lo stoccafisso e il baccalà dai paesi nordici, prodotto talmente abbondante in zona da ritrovarsi frequentemente nelle cucine dei carrarini. Le prime testimonianze di Carrara sono di Strabone e di Plinio ma le abbiamo anche di Michelangelo Buonarroti che veniva a scegliersi personalmente i blocchi di marmo da lavorare, di Dante Alighieri, di Gabriele D’Annunzio solo per citarne alcuni. Il centro storico di Carrara ha visto numerose ristrutturazioni nel corso dei secoli con il conseguente ampliamento cittadino e delle cinta murarie, alcune ancora oggi presenti.
Capita spesso che girando tra il centro storico saltino all’occhio parti di vecchie murature precedenti riportate alla luce da recenti ristrutturazioni, inserti marmorei di scarto utilizzati come materiale edile, vecchi portali con iscrizioni in latino riutilizzati come scalini, lapidi per ricordare il passaggio di qualche imperatore oltre agli stipiti, portali, statue e quant’altro si è conservato nella sua funzione originaria.
Ci sono anche case fatte di marmo, un duomo unico al mondo. Carrara è sempre stata la città dei cavatori, grandi lavoratori che instauravano un forte legame tra loro portandoli ad un’unione ed una solidarietà presenti solo in una grande famiglia.
Quando c’era un incidente veniva dato l’allarme con un corno che suonava da cava in cava rimbombando nella vallata: giù al piano scendevano i cavatori con davanti quelli della cava dove era avvenuto l’incidente portando delle barelle dietro a mano a mano si univano in corteo tutti gli altri cavatori che scendevano dalla altre cave. Giù al piano tutti fermi ad aspettare notizie perché tutti avevano almeno un caro a lavorare sui monti.
Carrara è conosciuta anche per la sua fede anarchica, molto presente con circoli, biblioteche e con una manifestazione del 1° maggio unica in Italia. Carrara è anche conosciuta per la rivolta delle donne che il 7 luglio 1944 non vollero obbedire ad un ordine dei nazisti di evacuare la città andando a manifestare sotto la loro caserma.
Cosa mangiare
Il territorio è famoso anche per il cibo e per il vino: il lardo di Colonnata è forse il prodotto alimentare più famoso ma tra le specialità tipiche possiamo gustare i taglierini nei fagioli, le lasagne stordellate, la polenta incatenata, la polenta con lo stoccafisso, il baccalà marinato, la trippa, l’anatra muta con le fagiole, i muscoli ripieni, gli erbi, la torta di riso, i frisoli. Il vino prodotto in zona è molto apprezzato sia per le sue varietà di vigne autoctone che per la bontà del clima che lo rende particolare. Il più prodotto è il vermentino sia bianco che nero, ma abbiamo il massareta e molti altri vitigni che sono vinificati da aziende in forte espansione. Sono presenti anche molti birrifici artigianali che producono dalle birre classiche a quelle alla castagna.
Via del Mercato, 3
54033 – Carrara (MS)
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Daniele: +39 338 310 2744
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